Home
Progetto
Adotta un Olivo

Il nostro olio
Campagna 2006/7
La ristorazione
Dove siamo
Cosa Facciamo
Altre Attività
Dicono di Noi

Contatti:
Tel. 0183/273177
       328/2211304 via e-mail

 

Dicono di Noi

Citazioni, Articoli, pubblicazioni che ci riguardano


ArchitetturaDelGusto
By Fausto Arrighi e Francesca Blench
Guida Slow Food agli Extravergini 2009
Edizioni Slow Food
Guida Slow Food agli Extravergini 2007
Edizioni Slow Food
L'OLIO 2007
Il libro Guida agli Oli d'Italia 2007
Edizioni Bibenda

DeVinis
Marzo/Aprile 2007
Rivista dell'Associazione Italiana Somellier

Azienda Agricola lL POGGIO DI GINESTRO (Testico - SV)
Olio extra vergine di oliva, olio di montagna

Giacomo, Lella e Francesca Zerbone, coltivatori da sempre e produttori d'olio d'o1iva di qualità superiore, sono persone che possono solo essere definite eroiche.
Residenti nelle terre del Passo del Ginestro, colline impervie, nell'entroterra di Andora, dove gli oliveti secolari ormai abbandonati da tempo dai contadini per le ragioni solite, un lavoro faticoso con una resa che non ti giustifica gli sforzi fatti, per un prodotto che andrebbe venduto a prezzi che decisamente sarebbero fuori mercato. Tuttavia, la passione e la dedizione di Giacomo, assaggiatore ben conosciuto nella zona e coltivatore sapiente, l'hanno portato ad intraprendere, con il solo aiuto di suo moglie ed alcuni amici, un progetto di "bonifica" degli oliveti abbandonati.
ll progetto che ha denominato "Adotta un ulivo", ha avuto principalmente lo scopo di ripristinare gli uliveti abbandonati all'inziio del secolo ultimo e attraverso una selezione rigorosa delle olive ha prodotto tre tipologie di oli i quali sono stati insigniti del "premio di eccellenza di Slow Food", e venduti nel loro piccolissimo agriturismo di charme, ll Poggio di Ginestro, e nella nostra zona di Borgosesia al Pianeta Ortofrutta.
Agriturismo dove la ristorazione si basa sui prodotti coltivati do Giacomo e Lella, che vanno dal grano poi macinato per fare la farina utilizzata per produrre pane, focaccia e dolci, alle verdure per le torte salate ed ovviamente per accompagnare i piatti di carne (coniglio e manzo di razza piemontese allevati nei dintorni).
Lella, donna di talento e gusto, realizza su prenotazione un menu degustazione tipico dell'entroterra ligure servito nella piccola sala di pietra locale con soli tre tavoli per un massimo di 14 persone. La cura dei piatti (e non solo) vi faranno scoprire una Lella decoratrice dove su tela e ceramiche, dipinge piante aromatiche e le erbe che crescono in modo spontaneo nel luogo incantevole che è "ll Poggio".
L'olio è inutile dirlo è lo passione di Giacomo, coltivatore da generazioni, Francesca invece gestisce l'agriturismo dal 2000 ovviamente con l'aiuto dei genitori.
Un progetto che solo nel tempo ha dato le soddisfazioni sperate.
Un lavoro duro fatto di passione ed impegno con un ritorno economico che non sempre li ha ripagati dei sacrifici fatti.
Certamente il rispetto dell'ambiente ed il recupero delle terre che le generazioni precedenti hanno reso coltivabili lasciandole a tutti noi nel massimo del loro splendore sono l'obiettivo primario dello famiglia Zerbone. Il nostro paese ha bisogno di sognatori come Giacomo e noi tutti dobbiamo aiutarli in questo progetto.
Cinque anni fa Francesca ebbe un grave problema di salute ma grazie all'amore e alle cure instancabili dei suoi genitori è tornata a sorridere, e si relaziona con i clienti ed i fornitori aiutando i genitori nella ristorazione dell'agriturismo.
Recentemente Giacomo ha avviato una serie di mini-corsi propedeutici di degustazione dell'olio, per i fortunati ci sarà la possibilità di capire pregi e difetti di uno dei prodotti che oggi più& che mai è elemento immancabile nelle diete, se ne scoprono virtù& nutrizionali e terapeutiche.
La loro è un'opera importante a sostegno dell'ambiente e delle tradizioni della propria terra, ed è innegabile che si debba riconoscere il loro impegno, vi invitiamo a visitare l'agriturismo e assaggiare le bontà semplici e genuine proposte da Giacomo, Lella e Francesca, magari passando qualche giorno con loro per scoprire questo angolo di mondo e aiutando la natura per restituirla ai nostri figli nel modo migliore.

Adottiamo tutti un ulivo con loro!
Scoprire come attraverso il link: http://www.agriturismoilpoggioginestro.it/adottaulivo.html

Fausto Arrighi e Francesca Blench

 

valutazione:
aa aa aa


Valutato dalla Guida Agli extravergini SLOW FOOD uno dei tre Oli di Eccellenza Liguri

Eccoci nella suggestiva, impervia e spopolata (attualmente i residenti sono 25) Valle del Ginestro, chiusa ai venti marini. Una valle che in fatto di olivicultura e di olio può vantare un antico blasone.
Giacomo Zerbone, tornato alla sua terra dopo altre esperienze, con tenacia e fatica ha reso gradualmente operosi 750 alberi di varietà Taggiasca accudendoli con metodi di coltivazione a basso impatto ambientale, in ciò favorito da altitudini che vanno dai 500 ai 600 metri. In questi anni Giacomo, che insieme alla figlia gestisce anche l'agriturismo "Il Poggio", si è quadagnato, grazie alla coscienziosità del suo lavoro, credibilità e affidabilità ed è molto interessante il sito progetto "adotta un olivo", che potrete approfondire visitando il sito aziendale.

Il Poggio si presenta limpido, giallo con bagliori verdolini, il profumo pulito e delicato si apre al fruttato leggero a cui partecipano note di erbe fresche e mandorla verde. All'assaggio risulta elegante e fluido, con aromaticità incentrata su percezioni di frutta secca. Dotato di buona armonia e ricchezza, sorprende per l'esemplare amalgama tra il dolce prevalente e il sostegno dell'amaro; godibile il finale, che non manca di carattere e finezza.

 

GIACOMO ZERBONE
Giacomo e la figlia Francesca si occupano prevalentemente di olio accudendo personalmente gli ultracentenari oliveti di famiglia e per rendere al meglio nella loro attività sognano di possedere un giorno un frantoio. Intanto ben utilizzano il monitoraggio delle loro piante da parte di agronomi regionali che, proprio in questa campagna olivicola 2006-2007, li hanno aiutati ad affrontare il massiccio attacco di mosca che ha tormentato la Liguria, in parte originato, in questo caso, dall'elevata altitudine (fino a 700 metri slm) degli oliveti.
Questi ultimi (in loco dal XVI secolo) sono stati recuperati con enorme dispendio di energie alla fine degli anni Ottanta tra boschi di querce e castagni nell'impervia valle del Ginestro, protetta a nord dal monte Arosio.
I proprietari offrono un gradevole ristoro a coloro che vanno a trovarli risalendo da Alassio verso l'interno, grazie ad un piccolo agriturismo con la cucina curata da Francesca in cui vengono proposti piatti a base di prodotti provenienti, come l'olio, da metodi di produzione agricola di qualità a basso impatto  ambientale, grazie all'esclusione di fitofarmaci e pesticidi.
Che l'olio non sia stato filtrato lo si evince dalla velatura che lo caratterizza. Colore giallo verde con sfumature citrine, si oppone leggermente alla rotazione mostrando una discreta densità. Offre una traccia olfattiva di stampo vegetale con riconoscimenti di oliva e menta, abbracciata poi da abbondanti note di mela golden, banana matura, pinolo e noce. La bocca è centrata su equilibrio e leggerezza offrendo un assaggio a tutto tondo che ripropone le note precedentemente avvertite e che conclude forse un po' repentinamente,ma con un piacevole pizzicore sul finale.
Frutto della frangitura di drupe raccolte per bacchiatura in epoca precoce, a partire dai primi di novembre, da piante allevate su terrazzamenti con sesto d'impianto non omogeneo, imposto dall'elevata difformità della morfologia dei terreni. L'olio, ottenuto in frantoio di terzi con metodo continuo, è stoccato in fusti d'acciaio in locali termocondizionati.
Diverse le possibilità d'utilizzo in cucina; partiamo da un insalata di finocchi, arance e olive Taggiasche, proseguiamo con una zuppa di pesce, concludiamo con trancio di tonno appena scottato sulla piastra.

 
 

“quindi ci si sposta a nord-ovest, nella celeberrima Liguria, dove la famiglia Zerbone, Giacomo con la figlia Francesca, hanno sfatato il mito di un olio della riviera senza personalità. Non è affatto vero: quando si lavora in maniera eccelsa, in bottiglia si scorgono note organolettiche che fanno percepire un profilo ben differente dal resto della zona ”

oleologo Luigi Caricato   

Testico (Savona)

“Il Poggio”, selezione “Filoni”, monovarietale Taggiasca 2006. Olio di montagna, reca l'etichetta, ottenuto da olive raccolte nel mese di dicembre. L'azienda del produttore agricolo Giacomo Zerbone è a conduzione familiare e comprende circa 750 piante, 550 delle quali in produzione.

Nel bicchiere.
Giallo, si apre all'olfatto con note floreali pulite e fresche, tenui, e con netti rimandi al frutto. Piacevole nella sensazione al palato, è morbido e avvolgente, ha buona fluidità,con un amaro lieve e una persuasiva punta di piccante persistente. Al gusto si coglie netto il carciofo e una lieve astringenza. In chiusura la mela.

L' abbinamento.
Con insalate verdi e di mare, creme di verdura,pesce alla brace.

 
 

valutazione:
aa aa


Fascia di Prezzo: 2.

* menzione per
“Olio con un rapporto qualità/prezzo particolarmente favorevole”

A Ginestro, nucleo abitativo diviso in tre borgate (25 abitanti in tutto!), Giacomo Zerbone ha le sue radici. Tempo fa ha voluto tornarvi, spinto da una prospettiva di vita diversa, a contatto con la vita e la quiete. Mettendo a frutto vecchie proprietà ha avviato una piccola azienda agricola e un agriturismo dove utilizza materie prime proprie. Inizialmente Giacomo si è impegnato nelle culture orticole e nel frutteto poi, con grande fatica e determinazione considerando lo stato di abbandono delle piante, si è dato da fare con l'oliveto.

Le 120 piante di Taggiasca 'salvate' nel 2001 sono diventate 650, cui se ne aggiungono 100 di un terreno in affitto, a Villa Faraldi. Attenzione e sensibilità si ritrovano anche scelte colturali (metodi a basso impatto ambientale) e nella rapidità della trasformazione, che avviene nella giornata di raccolta.

Al colore giallo paglierino carico, velato, si associano profumi non molto intensi ma ben decifrabili che aggregano sentori di oliva, note di mela me di erbe aromatiche. In bocca si esprime con più vivo temperamento offrendo unapprezzabile aromaticità (molto piacevole il tocco di mandorla) unitamente a una bella progressione gustativa, scorrevole e fluida, che si avvale di un carattere dolce e arricchito da calibrate note di amaro e piccante sul finale.

Sistema di valutazione slow food degli oli:

segnalazione

Oli apprezzabili nelle rispettive categorie, senza caratteri particolarmente marcati

Oli buoni nelle rispettive categorie

Oli da molto buoni a ottimi nelle rispettive categorie.

Oli eccellenti e tipici nelle rispettive categorie

Fasce di prezzo (prezzi al lt.):

1.

fino a €7,99

2.

da €8 a €12,99

3.

da €13 a €19,99

4.

oltre €20

 
 

Olio Extravergine di oliva Il Poggio presente sul catalogo della 4a Rassegna Nazionale Oli Monovarietali

Taggiasca ( Valle di Ginestro – SV )

Fruttato medio-leggero, di tipo verde, con sentore di foglia. Al gusto prevalentemente dolce, con leggere note di piccante e amaro. Colore prevalentemente giallo, fluidità media.